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malattie e steatosi

steatosi epatica e altre malattie

steatosi epatica e sintomi

La steatosi epatica non alcolica (NAFLD) è una condizione clinica multi-sistemica che si presenta spesso associata a un ampio spettro di manifestazioni extraepatiche  (obesità, diabete, sindrome metabolica, malattie cardiovascolari o renale cronica,  tumori extraepatici, disturbi cognitivi e sindrome dell’ovaio policistico). La causa di morte più comune in questi pazienti è rappresentata dai disturbi cardiovascolari, seguiti dai tumori maligni extraepatici, dal diabete mellito e dalle complicanze legate al malfunzionamento del fegato, a indicare il coinvolgimento multi-sistemico della malattia.

I pazienti con possibili coinvolgimenti extraepatici della NAFLD devono essere sottoposti a screening e trattati.

Vediamo brevemente ognuna di queste patologie e come influenzano lo sviluppo di steatosi epatica non alcolica.

Malattie cardiovascolari (CVD)

La relazione tra le CVD e la steatosi epatica è multifattoriale. I livelli anomali di glucosio nel sangue, innescati dalla resistenza all'insulina, sono una condizione fisiopatologica comune. Un altro meccanismo condiviso è la disfunzione endoteliale, che è significativamente associata all'aterosclerosi. I pazienti con NAFLD presentano un alterato equilibrio della coagulazione, che svolge un ruolo significativo nello sviluppo di malattie cardiovascolari. Il rischio di morte in tali pazienti è assai più elevato così come la disabilità e la qualità di vita.

Malattia renale cronica (CKD)

Ci sono prove crescenti a sostegno di una stretta relazione tra la steatosi epatica non alcolica e la CKD. Questa associazione potrebbe essere legata a un'alta prevalenza nella popolazione di entrambe le malattie o a un evento indipendente. Tuttavia, la NAFLD e la CKD condividono fattori di rischio comuni, tra cui l'obesità addominale, l'insulino-resistenza, la dislipidemia e l'ipertensione. Il legame tra NAFLD e CKD è mediato da fattori di rischio condivisi piuttosto che da un eventuale associazione indipendente. Inoltre, tale associazione sembra essere legata a un aumento dell'infiammazione del tessuto adiposo viscerale. Alla luce di ciò, si raccomanda uno screening della CKD nei pazienti con NAFLD.

La sindrome dell'ovaio policistico (PCOS)

La NAFLD e la PCOS condividono diverse comorbidità comuni, come l'obesità, l'insulino-resistenza, il diabete mellito, l'ipertensione e la sindrome metabolica. Di conseguenza, più della metà delle pazienti con PCOS è affetta anche da NAFLD.

La prevalenza della NAFLD (43%) tra le pazienti con PCOS è elevata nonostante la loro giovane età media, con diversi fattori metabolici specifici che ne influenzano la comparsa.

La PCOS è caratterizzata da iperandrogenismo, disfunzione ovulatoria e morfologia ovarica policistica. È strettamente legata all'obesità, alla resistenza all'insulina, ad un metabolismo anomalo del glucosio, dislipidemia e disturbi correlati, che aumentano la possibilità di anomalie associate al metabolismo, compresa la NAFLD.

In tali pazienti, essendo il rischio di NAFLD elevato, valutare lo stato di salute del fegato è di estrema importanza al fine di poter mettere in atto adeguate misure per la tutela della salute epatica.

Premenopausa

I fattori che influenzano la probabilità di sviluppare NAFLD in una donna in premenopausa sono uno squilibrio degli ormoni sessuali (specialmente estradiolo e androgeni), la disregolazione del microbioma, la resistenza all'insulina, e la presenza in età giovanile di ovaio policistico (PCOS).

Questi processi determinano un'alterazione della via metabolica del fegato con un conseguente alterato metabolismo lipidico che promuove lo sviluppo di steatosi epatica. 

È di estrema importanza conoscere e promuovere in queste donne uno stile di vita che includa una dieta sana, attività fisica regolare, mantenimento di un giusto peso corporeo, che insieme potrebbero portare a una ridotta frequenza di NAFLD.

Sarcopenia e Osteoporosi

È stato dimostrato che la NAFLD è associata a malattie che non sono legate all'obesità, come l'osteoporosi e la sarcopenia (riduzione del tessuto muscolare). I meccanismi fisiopatologici sottostanti sembrano essere associati alla carenza di vitamina D, all'alterazione dell'asse ormone della crescita (GH)-fattore di crescita insulino-simile 1(IGF-1) e all'infiammazione cronica.

Ipotiroidismo

L'ipotiroidismo si associa a un aumento della prevalenza di NAFLD. La relazione tra le patologie è sia indiretta che diretta. Indirettamente perché l’ipotiroidismo determina un aumento dell'obesità viscerale, un'alterazione del metabolismo lipidico e la genesi della sindrome metabolica. Direttamente perché l’aumento del livello dell'ormone stimolante la tiroide (TSH) influisce sugli epatociti contribuendo allo sviluppo della NAFLD.

Apnea ostruttiva del sonno (OSA)

L'OSA svolge un ruolo significativo nello sviluppo e nella progressione della NAFLD. Inoltre, la gravità dell'OSA è un predittore indipendente della presenza e della gravità della fibrosi epatica.

La relazione tra OSA e NAFLD rimane controversa a causa degli effetti confondenti legati all'obesità. Tuttavia, la combinazione di sonnolenza precoce e OSA ha un impatto significativo nello sviluppo della NAFLD. Si pensa che l'ipossia cronica intermittente svolga un ruolo significativo nello sviluppo dell'infiammazione epatica nei pazienti affetti da apnea. Di conseguenza, è stato proposto che un'efficace pressione positiva continua delle vie aeree (CPAP) possa portare al miglioramento e persino alla completa inversione della steatosi epatica.

Psoriasi

La NAFLD e la psoriasi coesistono frequentemente. Circa la metà dei pazienti con psoriasi ha la NAFLD e la gravità della psoriasi influenza la sua prevalenza. Il meccanismo sottostante che spiega l'associazione tra le due condizioni non è completamente conosciuto. Tuttavia, è noto che le molecole infiammatorie aumentate in chi è affetto da psoriasi influenzano lo sviluppo dell'insulino-resistenza che a sua volta è un fattore di rischio per la NAFLD.

Sia la psoriasi che la NAFLD sono associate alla sindrome metabolica e all'insulino-resistenza che portano a un aumento del rischio cardiovascolare, significativamente più elevato.

I pazienti con psoriasi visto l’alto rischio di steatosi dovrebbero prendere in considerazione un follow-up regolare per la valutazione epatica in particolar modo quando è in corso un trattamento farmacologico per la psoriasi.

Nella pratica clinica, la consapevolezza dell’associazione tra la steatosi epatica non alcolica e le malattie concomitanti è di fondamentale importanza. Uno screening tempestivo epatico, con una gestione specialistica multidisciplinare, è una tutela per la salute e la qualità di vita per tutti i pazienti affetti da patologie correlate alla NAFLD.

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