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DI SEGUITO UNA LISTA DI DOMANDE FREQUENTI CHE POTREBBERO ESSERE DI AIUTO.

Le cause più comuni delle malattie epatiche includono, le malattie metaboliche (obesità, diabete di tipo 2, dislipidemie), le infezioni virali, le epatiti non infettive (sostanze tossiche, abuso di alcol, droghe e farmaci), le malattie autoimmuni.

Molti pazienti sono asintomatici a prescindere dalla causa. I sintomi più frequenti comprendono affaticamento, nausea, vomito e diarrea, dolore addominale che può essere localizzato nell’area del fegato, ittero, prurito, gonfiore addominale e perdita di appetito.

Puoi prevenire le malattie epatiche adottando uno stile di vita sano che includa una dieta sana ed equilibrata, mantenendo un peso corporeo ideale, limitando il consumo di alcol, evitando l’uso di droghe illecite, proteggendoti dalle infezioni virali attraverso la vaccinazione e attraverso controlli clinici regolari.

I trattamenti per le malattie epatiche dipendono dal tipo e dalla gravità della malattia. Possono includere cambiamenti dello stile di vita, terapie farmacologiche, interventi chirurgici e, in alcuni casi, trapianto di fegato.

Le complicanze delle malattie di fegato possono essere gravi e includono la cirrosi epatica, l’insufficienza epatica, il carcinoma epatocellulare e l’encefalopatia epatica. È importante monitorare attentamente la salute del fegato e cercare assistenza medica tempestiva nel caso in cui si sospetta una malattia epatica.

La steatosi epatica, comunemente nota come “fegato grasso”, è una condizione in cui si accumula grasso in eccesso nelle cellule epatiche. Può essere divisa: steatosi epatica non alcolica (NAFLD), steatosi epatica alcolica AFLD e steatoepatite o NASH.

La NAFLD essendo una vera e propria malattia metabolica, di cui il fegato è una delle principali manifestazioni, è stata recentemente rinominata MAFLD (malattia del fegato grasso associato al metabolismo) che meglio rappresenta tale condizione dismetabolica.

Il fegato si trova a destra nella parte alta della cavità addominale. È posizionato sotto il diaframma, vicino al colon trasverso e allo stomaco.

I meccanismi alla base della genesi della steatosi epatica non sono ancora completamente chiariti. È noto che l’accumulo epatico di lipidi si associa a obesità viscerale, insulino-resistenza e dislipidemia, nel complesso quadro della sindrome metabolica.

Numerosi fattori interagiscono per determinare l’insorgenza della steatosi epatica  in soggetti  predisposti. Tali fattori includono dieta, insulino-resistenza, alterazioni del microbiota intestinale, predisposizione genetica e modificazioni epigenetiche. Per quanto riguarda il microbiota, l’alterazione della composizione e della capacità metabolica della flora batterica intestinale ha un effetto diretto sul fegato e uno indiretto, favorendo l’obesità e il diabete di tipo 2. Diversi metaboliti batterici regolano la permeabilità̀ intestinale, l’appetito, l’accumulo di grasso e l’infiammazione. Per tale motivo è importante che il microbiota sia sempre in equilibrio.

Attualmente non esiste un trattamento farmacologico riconosciuto per la steatosi epatica. La riduzione del peso corporeo può migliorare significativamente e, soprattutto nelle fasi iniziali, anche guarire completamente la patologia. La modifica della dieta abituale, con una moderata riduzione della quantità di calorie consumate quotidianamente e una maggiore attività fisica sono tra le raccomandazioni delle maggiori Società Scientifiche. Sono consigliati l’abolizione di bevande zuccherate e succhi di frutta, la riduzione dell’uso di alimenti conservati o elaborati, il salire le scale invece di utilizzare l’ascensore, che possono essere di grande aiuto. È importante anche trattare le condizioni sottostanti come l’obesità, il diabete, l’ipertensione e le malattie endocrine.

Sì, in alcuni casi la steatosi epatica può progredire verso forme più gravi come la steatoepatite non alcolica (NASH), che può portare a fibrosi, cirrosi e insufficienza epatica.

No, non esiste un regime alimentare specifico per la cura della steatosi epatica. Tuttavia, la dieta che ha le maggiori evidenze scientifiche nel ridurre o contrastare l’accumulo di grasso a livello epatico è la dieta mediterranea. epatico.

Si, la steatosi epatica può essere reversibile, specialmente nelle prime fasi della malattia, attraverso cambiamenti dello stile di vita come la dieta e l’attività fisica. Tuttavia, se non trattata, può progredire verso forme più gravi di malattia epatica che potrebbero essere irreversibili.

L’esercizio fisico regolare è fondamentale nella gestione della steatosi epatica in quanto aiuta a ridurre il grasso corporeo e a promuovere la perdita di peso. L’attività fisica, inoltre, può anche ridurre il rischio di sviluppare complicanze legate alla steatosi epatica, come le complicanze cardiometaboliche.

Attualmente, in Italia non ci sono farmaci specifici approvati per il trattamento del fegato grasso.

No. Non sono la stessa cosa. Riassumendo la steatosi epatica consiste nell’accumulo grasso in eccesso nelle cellule epatiche. La steatoepatite è una condizione che differisce dalla steatosi epatica perché oltre alla presenza di grasso epatico, è anche caratterizzata dalla concomitante presenza di infiammazione e danno a carico delle cellule epatiche.

L’unico esame che consente la diagnosi di Nash è la biopsia epatica. Tale esame permette di evidenziare il processo infiammatoria in corso.

Si. Il monitoraggio della salute del fegato dovrebbe rientrare tra i normali controlli per la prevenzione delle malattie cronico degenerative e dismetaboliche. Parlare con il proprio medico di fiducia è la routine migliore per prendersi cura della propria salute.

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