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Patologie del Fegato

Patologie del fegato: quali sono

le patologie del fegato sono molte, esistono oltre cento malattie che colpiscono il fegato con caratteristiche diverse l’una dall’altra causate da una varietà di fattori, tra cui: virus, tossine, genetica, alcol e cause sconosciute. 

La prevenzione

La prevenzione attraverso stili di vita sani, è possibile per alcune di esse mentre per altre ciò non è possibile. Esistono comunque sul mercato prodotti studiati per aiutarti a migliorare le condizioni del fegato, uno dei più diffusi è RealSIL. Le patologie del fegato possono essere croniche (di lunga durata) o acute (improvvise), di origine ereditaria (o genetica) o acquisite.

patologie del fegato

Ecco le principali patologie del fegato:

  • Malattia epatica legata all’alcol: danno epatico che si sviluppa quando una persona beve troppo alcol. Se non trattata evolve in infiammazione, cirrosi fino alla possibile evoluzione in tumore (epatocarcinoma) epatico.
  • Epatiti autoimmuni: malattie di origine autoimmunitaria dovute al proprio sistema immunitario che produce autoanticorpi che attaccano il fegato. L’epatite autoimmune è una malattia che si manifesta più spesso nelle donne ed è caratterizzata da elevate IgG, presenza nel sangue di vari autoanticorpi e presenza di epatite cronica.
  • Cirrosi: è una condizione (non una malattia) in cui evolvono molte malattie (ad esempio una epatite, la malattia epatica da alcol etc.)  ovvero da un danno permanente o da una cicatrice del fegato che nel tempo si trasforma in cirrosi. La cirrosi è lo stadio finale di molte patologie epatiche croniche.
  • Cancro al fegato: Una malattia causata dalla crescita anomala delle cellule epatiche. Esistono forma benigne e forme maligne. Tra le maligne l’epatocarcinoma è senz’altro la più comune. Si è più a rischio di carcinoma epatocellulare se si soffre di un’altra patologia cronica del fegato come la cirrosi.
  • Statosi epatica non alcolica (NAFLD), più comunemente detta malattia del fegato grasso non alcolica. È dovuta al grasso che si accumula nelle cellule del fegato dette epatociti. È certamente, oggi la malattia epatica più diffusa a livello mondiale. Inizialmente il fegato è grasso ma le cellule non sono danneggiate. Se non curata invece evolve in epatite non alcolica (NASH), dove lo stato di fegato grasso diventa infiammatorio con danni assai più severi.
  • Epatiti di origine virale: Patologie del fegato causate da virus, tra cui:
    • epatite A, dovuta al virus dell’epatite A (HAV). Il cui contagio avviene principalmente attraverso la bocca, ma anche per contatto diretto (sessuale compreso) con soggetti positivi. Il periodo d’incubazione è di circa un mese e, una che si è guariti si resta immunizzati per il resto della vita. Non esistono terapie specifiche ed in genere regredisce e scompare senza interventi esterni nel giro di 60 giorni. Esiste la prevenzione attraverso il vaccino contro l’epatite A ed è disponibile singolo o combinato con un vaccino contro l’epatite B.
    • epatite B, dovuta al virus dell’epatite B (HBV). L’infezione si contrae attraverso sangue ed i liquidi di natura sessuale. Può cronicizzare ed il fegato in questo caso ha un progressivo malfunzionamento fino ad arrivare alla cirrosi. Il rischio di epatocarcinoma è certamente aumentato se ci si infetta di epatite B. Esiste la prevenzione attraverso la vaccinazione che in Italia a partire dal 1991 è diventata obbligatoria per tutti i nuovi nati e per gli adolescenti al dodicesimo anno di età.
    • epatite C, dovuta al virus dell’epatite C (HCV). È tra le forme di epatite virali più grave. L’infezione avviene tramite il sangue, per via sessuale o tra madre e figlio al momento del parto. Frequentemente cronicizza anche se il paziente risulta asintomatico. Le complicanze possono essere severe come cirrosi e tumore. Esistono oggi terapie molto efficaci per il suo trattamento ma se i sono trascurati frequente è lo sviluppo di epatocarcinoma. Non esiste il vaccino
    • epatite E, simile all’epatite A anche per quel che riguarda la trasmissione, a differenza dell’epatite A queste patologie del fegato hanno frequenti forme cliniche fulminanti, con decorsi molto severi e mortalità molto elevata. È endemica in paesi come Cina, India, Bangladesh, Pakistan, e Sudamerica in particolare Perù e Messico. La fonte di infezione principale è l’acqua Non tende mai a diventare cronica e il periodo d’incubazione è tra due settimane-due mesi. Colpisce in particolare i giovani adulti (15-40 anni) e non esiste un vaccino.
  •  Epatite da farmaci: è una delle patologie del fegato più rare, e può essere dovuta alla tossicità diretta dei farmaci o a una reazione da ipersensibilità che si verifica in un piccolo sottogruppo di individui suscettibili. Tra i farmaci la forma più tipica che causa danni al fegato è legata all’assunzione di paracetamolo (o acetaminofene).  Reazioni da ipersensibilità possono essere dovute anche all’uso di antibiotici o di antinfiammatori non steroidei (FANS) come ad esempio l’ibuprofene. II mancato o difettoso adattamento porta a lesioni epatiche clinicamente significative.
  • Emocromatosi: è una patologia del fegato genetica in cui il corpo assorbe ferro in eccesso con l’alimentazione.  Un soggetto sano assorbe solo il ferro necessario al fabbisogno giornaliero e il resto solitamente viene eliminato con le feci. Nell’ emocromatosi il ferro è assorbito e immagazzinato in diversi organi e tessuti, anche se non necessario al fabbisogno corporeo. Il fegato è il primo organo dove tende ad accumularsi il ferro per poi passare all’accumulo in altri organi e parti del corpo. La malattia può essere silente e rivelarsi solo quando il danno al fegato è irreversibile (cirrosi epatica).
  • Malattia di Wilson: malattia ereditaria dovuta alla mutazione di una parte del DNA del cromosoma 13. L’organismo accumula rame in eccesso soprattutto nel fegato. Il fegato è l’organo deputato a mantenere in equilibrio la quantità di ramen nell’organismo oltre ad immagazzinarlo. Nella malattia di Wilson tale equilibrio è alterato e si ha l’accumulo di rame. Ha un’incidenza che oscilla da un caso su 30mila e a uno su 100mila: in Sardegna ci sarebbe una percentuale molto più elevata, con un caso su 8-9mila persone. La diagnosi è spesso tardiva e se non trattata può essere fatale a seguito di sintomi come i disturbi del movimento, depressione o la perdita del controllo emozionale, fino alle allucinazioni e al delirio. I pazienti devono evitare alimenti che contengono rame in alta percentuale come il fegato, la frutta secca o i legumi.
evoluzione delle <strong></strong>patologie del fegato
  • Canadian Liver Foudation

  • Shojaie L, et al.; Cell Death in Liver Diseases: A Review. Int J Mol Sci. 2020 Dec 18;21(24):9682

  • Dara L, et al.; Mechanisms of adaptation and progression in idiosyncratic drug induced liver injury, clinical implications. Liver Int. 2016 Feb;36(2):158-65

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